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Dieta crudista: un toccasana oppure un danno al nostro organismo?

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La dieta crudista è uno stile alimentare basato sull’assunzione di cibi che non siano cotti, per preservarne le caratteristiche nutrizionali. Conosciuta anche come Raw Food, rappresenta un particolare regime di alimentazione fondato su un imperativo principale, che consiste nell’eliminare l’utilizzo del fuoco. Non bisogna cuocere il cibo, perché significa privarlo del suo gusto naturale e dei suoi effetti benefici sull’organismo: secondo i sostenitori del crudismo la cottura porta alla distruzione di apporti vitaminici e proteici, inibendo al tempo stesso il senso di sazietà. E’ possibile soddisfare la fame senza la necessità di accendere i fornelli. L’unica eccezione consentita è l’utilizzo del calore per rendere tiepide le bevande, sempre rimanendo al di sotto dei 40°.

Tipologie di dieta crudista

L’idea di partenza di questa tipologia di alimentazione è quella di un crudismo onnivoro. Sono infatti ammessi tutti gli alimenti, a partire da frutta e verdura, con il loro ruolo dominante, fino a d arrivare anche ai prodotti di origine animale, come ad esempio carne e pesce: quello che conta è che vengano sempre consumati crudi. Si ammette anche l’assunzione di latte, latticini, burro e uova.

Esistono anche delle varianti più restrittive, a partire dal crudismo vegetariano, per arrivare al crudismo vegano. Del resto, di base, le ricette crudiste prevedono un ridotto utilizzo di carne, per una motivazione prettamente salutare: è infatti necessario conoscere esattamente la provenienza dei prodotti di origini animale, dal momento che il crudismo non consente le medesime garanzie di igiene di una dieta tradizionale, non potendo contare sul potere sterilizzante della cottura. Nella dieta crudista vegetariana carne e pesce vengono escluse completamente, mentre si contempla l’assunzione di prodotti di derivazione animale, tra cui uova, panna, formaggio e burro. La dieta crudista vegana, al contrario, si limita esclusivamente ad alimenti di derivazione vegetale: frutta e verdura crudi, oltre a semi oleosi.

E’ infine possibile optare per la soluzione più estrema in tema di restrizioni, che consiste nel cosiddetto crudismo fruttariano:  in questo caso si ammette esclusivamente l’assunzione di frutta cruda, in tutte le possibili varianti. Si va dal puré, alle bibite o ai centrifugati, oltre chiaramente al consumo di frutta in forma solida. Si tratta, tuttavia, di un regime alimentare eccessivamente ristretto, che può essere seguito solo per brevi periodi di tempo.

Vantaggi e svantaggi della cucina crudista

Diversi sono i vantaggi riconosciuti all’alimentazione crudista da coloro che scelgono questo regime alimentare: innanzitutto ne viene evidenziata una presunta azione anti-età, legata al fatto di mantenere inalterate le caratteristiche nutrizionali di ogni alimento. Del resto, l’alimentazione naturale è nata cruda e la cottura del cibo rappresenta un’invenzione successiva, di cui viene messa in dubbio la validità. Ancora, la cucina crudista garantisce una maggiore digeribilità, dal momento che gli alimenti crudi predispongono gli enzimi coadiuvanti per l’attività digestiva. Ecco dunque che vengono assicurati anche degli effetti disintossicanti e in molti pensano di ricorrere alla dieta crudista per dimagrire.
Da non sottovalutare anche i positivi effetti ambientali del crudismo su scala globale: la riduzione del consumo di gas e corrente elettrica, così come della spazzatura prodotta quotidianamente, rappresentano un contributo notevole alla salvaguardia dell’ambiente.

Esistono tuttavia anche degli svantaggi collegati alla dieta crudista, collegate soprattutto a disagi intestinali. Sembra, infatti che gli alimenti crudi portino ad un incremento della tensione addominale, con problemi di meteorismo e flatulenza. Come accennato, inoltre, l’interrogativo principale rimane quello legato ai rischi di igiene del cibo, consumato senza le salvaguardie della cottura. I parassiti eventualmente presenti negli alimenti non vengono infatti distrutti attraverso le alte temperature e potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi. Meno importante, ma comunque svantaggioso, è l’aspetto legato al piacere di assaporare un pasto caldo, soprattutto durante la stagione fredda: per molti si avverte un vero e proprio bisogno psicologico di cibi caldi, che con il crudismo non può essere soddisfatto.

Esempi di ricette

Qualora si decida di seguire una dieta crudista, è possibile cimentarsi in cucina con diverse varianti. Di seguito qualche esempio di ricetta crudista, semplice e gustosa al tempo stesso.

– Cous cous crudista

Ingredienti: 350 g di cavolfiore; 150 g di pomodorini; 120 g di peperoni; 10 g di semi di canapa; 30 g di capperi; 30 g di sedano; scorza di limone; 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva; sale, pepe, prezzemolo e curcuma q.b.

Preparazione: Sciacquare e mondare il cavolfiore, riunendo le cime in un contenitore e frullare il tutto con un mixer, ottenendo l’aspetto granuloso del cous cous. Aggiungere olio extravergine e curcuma. Mondare i peperoni e tagliarli a dadini dopo aver rimosso picciolo, semi e filamenti interni. Aggiungere i pomodorini e il sedano, tagliati in pezzi piccolissimi, oltre ai capperi e al prezzemolo. Mescolare il tutto, aggiungendo sale e pepe, oltre ai semi di canapa e alla scorza di limone grattugiata.

– Polpette crudiste con okara di semi di canapa

Ingredienti: 80 g di okara di semi di canapa; 20 g di pomodori secchi; 120 g di peperoni; 8 g di lievito di birra in scaglie; 70 g di mandorle; 30 g di semi di sesamo; sale e pepe q.b

Preparazione: Rendere morbidi i pomodori secchi, tenendoli a mollo per 10-15 minuti. Mondare il peperone e tagliarlo a pezzettini. Unire tutto in un contenitore e frullare fino ad ottenere una crema. Tritare finemente le mandorle e aggiungerle insieme all’okara di semi di canapa. Inserire la farina di mandorle ed il lievito di birra in scaglie, oltre a sale e pepe. Mescolare il tutto fino ad ottenere una consistenza pastosa e procedere a formare delle piccole palline. Rotolare ciascuna polpetta nei semi di sesamo oppure nell’okara di semi di canapa rimanente. Sistemare in frigorifero e lasciar riposare almeno mezz’ora.

– Brownies al cocco e nocciole – senza forno – ricetta crudista

Ingredienti: 200 g di farina di cocco; 20 g di semi di chia; 80 g di nocciole; 100 g di prugne secche; 100 ml di latte di mandorle; 100 g di avocado; 20 g di cacao amaro; 100 g di uvetta sultanina; 100 g di cioccolato fondente; sale q.b.

Preparazione: Creare una sorta di gelatina, mettendo in ammollo i semi di chia in 100 ml di latte di mandorle per circa 30min. Ammorbidire in acqua l’uvetta sultanina e le prugne secche per 10min circa. Sciogliere il cioccolato fondente (mai oltre i 40°) e tritare finemente le nocciole. Mettere il tutto in un contenitore, aggiungere farina di cocco, dadini di avocado, cacao amaro e un pizzico di sale: frullare e aggiungere l’uvetta e il cioccolato fuso. Stendere l’impasto in una teglia e lasciar riposare in frigo per un paio di ore. Tagliare a quadrotti e consumare entro 3-4 giorni.

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